In queste due settimane ho avuto tantissime cose da fare e sebbene ci siano stati momenti di assoluto relax (che spesso sconfinavano in assoluta noia), non mi sembra vero che anche la seconda settimana stia finendo.
Ho tante cose da dire, percio' ho pensato di suddividere questo post in categorie, per risultare piu' chiara ed essere meno dispersiva. O almeno si spera.
Percio', senza ulteriori indugi, iniziamo.
Scuola
Lunedi' e' stato il mio primo vero giorno di scuola e ho ricevuto la mia timetable (ovvero il mio orario scolastico). Le materie che avevo scelto sono Matematica, Biologia e Francese a livello avanzato (ovvero 5 ore alla settimana) e Inglese, Storia e Fisica a livello standard (ovvero tre ore).
Venerdi', pero', ho completato tutte le pratiche e dalla settimana prossima non faro' piu' storia, ma avro' quindi tre "free periods", poiche' il programma non coincideva assolutamente con il mio programma italiano e quindi sarebbe stato un po' inutile studiare qui e poi studiare di nuovo a luglio in Italia.
Ho pero' gia' pensato come sfruttare queste ore buche: sia studiando o facendo i compiti inglesi, sia iniziando ad avantaggiarmi con il programma italiano e sia, soprattutto, aiutando la prof di italiano della scuola, con la quale ho gia' parlato e che si e' rivelata entusiasta.
Prima di iniziare, pensavo che avrei capito molto meno di quanto detto dai professori, ma fortunatamente, invece, riesco a seguire cio' che viene spiegato in classe, sebbene i termini specifici io li ignori completamente. Le materie sono abbastanza semplici e tutti i prof davvero simpatici e gentili. Il distacco alunno-insegnante che abbiamo in Italia qui non esiste. Si va a scuola e si e' circondati da un clima sereno ed e' davvero magnifico.
La scuola e' grande e bellissima, mi perdo ripetutamente e, per cercare un rimedio, ho iniziato a seguire la gente che so avere i miei stessi corsi. Ma ogni giorno miglioro un pochino e la prossima settimana spero di riuscire ad orientarmi come si deve.
Amici
La cosa che piu' mi spaventava, in Italia, era il pensiero di rimanere sola.
Ma ho notato che il pregiudizio di "inglese persona fredda" e' davvero solamente un pregiudizio.
Tutti, davvero tutti, si sono dimostrati gentilissimi e super disponibili con me e una ragazza che e' nella mia classe sia di francese che di matematica mi ha presentato alle sue amiche e offerto di andare a Canterbury insieme. Io sorridevo e dentro facevo i salti di gioia.
Quello che ho potuto notare, quindi, e' che gli inglesi non sono freddi, o distaccati, ma sono solamente molto molto rispettosi e per paura di disturbare preferiscono sorridere e rimanere in silenzio. Una volta fatto il primo passo verso di loro, pero', sono disponibilissimi.
Clima
Volevo spendere due parole anche sul tempo, perche' volevo condividere con voi questa mia gioia: sono qui da quindici giorni e non ha mai (MAI!) piovuto. Tutti quelli a cui lo faccio notare, pero', mi ripetono la stessa cosa: "aspetta e vedrai".
Soldi
Altra piccola categoria su cui mi piacerebbe dire due cosine: l'Inghilterra e' cara. Tutto costa parecchio e la sterlina e' a nostro sfavore, quindi anche quelle che sembrano delle super offerte, alla fine non lo sono poi cosi' tanto.
Bisogna sapersi regolare ed essere comunque consapevoli che nei primi tempi si spende parecchio.
Personalmente ho dovuto comprare tutta la roba da bagno (shampoo, balsamo, ecc...), le cose di scuola, l'abbonamento dell'autobus e a questo si sommano anche i soldi spesi in cibo/vestiti.
Non sto dicendo che da ora in poi non comprero' piu' niente o che mi neghero' un fish and chips, mi sto solamente rivolgendo ai possibili exchange che potrebbero leggere questo blog, confermando cio' che le agenize dicono durante i seminari di preparazione: preparatevi a spendere.
Feelings
Il mio morale e' sempre piuttosto alto, anche se inizio a notare le differenze culturali che piu' mi danno fastidio e una punta di nostalgia inizia a farsi sentire.
Ho avuto solamente una mezz'ora di crollo, qualche giorno fa. Durante tutta la giornata avevo visto cose/persone/gesti che mi avevano riportato con la mente a casa e la sera, ripensandoci, non sono riuscita a non piangere.
Ma i miei genitori mi sono stati vicini, cosi' come la mia amica Alice (anche lei exchange a Bristol, quindi le perfetta persona con cui parlare) e passata la crisi non mi sono piu' sentita cosi' giu'.
Come mi ha detto anche mio papa', sono pero' felice che la mia tristezza fosse dovuta alla malinconia e non ad una situazione di disagio qui: mi mancava casa, ma qui mi trovo davvero bene, sia in famiglia che a scuola, quindi tutto cio' che dovevo fare era solo sfogarmi e poi stringere i denti e continuare il mio percorso a testa alta.
Spero che la vostra settimana sia passata altrettanto bene e auguro a tutti gli italiani un buon rientro a scuola, a domenica.
"Now that I have the world in front of me,
I'm never turning back.
How could I ever let this go?"
I'm never turning back.
How could I ever let this go?"
xx
Giulia
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