giovedì 21 maggio 2015

#26 Brighton, Norwegian Day e Sandwich

Buongiorno! Sono le undici e venti (sebbene l'orologio di blogger non dica così, ma credetemi), mi sono appena svegliata e mi sono ricordata che ho un paio di cosette da raccontavi.
Come sapete, non vado più a scuola già da una ventina di giorni e quindi ne sto approffittando per visitare posti nuovi, ora che le giornate sono belle decenti.

Martedì scorso, quindi, io e Antonia (exchange tedesca) abbiamo preso il treno e, dopo tre ore, un cambio e mezzo panino, siamo arrivate a Brighton.
Non avevamo programmato niente, ma guardando la mappa su internet ci eravamo accorte dhe tutte le cose da vedere erano piuttosto vicine l'una all'altra e quindi ci siamo orientate grazie alle cartine sparse per la città.
Abbiamo quoindi visto il Royal Pavillion, un enorme costruzione arabeggiante con un bel parco tutto attorno in cui poi, successivamente, abbiamo pranzato mentre un cane minuscolo correva tra la gente e un gruppo di ragazzine performava qualcosa inerente alla seconda guerra mondiale (credo), che consisteva in dieci minuti buoni della stessa identica scena. 
Più tardi abbiamo fatto una passeggiata lungo la spiaggia e lungo il Pier, ovvero una specie di molo proteso sull'acqua, su cui si trovano alcuni negozietti, una sala giochi e, alla fine, un lunapark. 
La giornata si è poi conclusa con un giro tra "The Lanes", ovvero un gruppo di stradine colorate, strette e aggrovigliate che mi hanno ricordato Venezia.
Quella sera, poi, una volta tornate a Ramsgate abbiamo fatto uno sleepover con Adel e Mette, poiché due giorni dopo Antonia è tornata in Germania con un mese in anticipo rispetto a quanto previsto.
Ora è strano non averla più qui, perché lei era parte della mia esperienza, ma sono felice sapendo che lei è più felice.

Domenica 17, invece, siamo andate a Londra per il Norwegian Day, ovvero la festa nazionale norvegese. Per questa occasione, a southwark park si teneva un raduno con stand gastronomici norvegesi e musica dal vivo.
Londra è diventata una meta quasi scontata, mi sembra incredibile pensare di poter andarci in due ore di treno e potermi permettere di passare tutta la giornata in un parco senza vedere nemmeno un monumento. Avendola così vicina ho iniziato a viverla meno da turista ed è strano ma bello. È un po' come se Londra fosse la mia nuova Bologna.

Infine due giorni fa, io e Mette, stanche di passare le giornate a vegetare da qualche parte, siamo andate all'avventura a visitare Sandwich, un paese non lontano da Ramsgate che, come capirete dal nome, vanta l'invenzione del cibo più consumato dagli inglesi.
Da vedere, non c'era niente, ma nonostante questo piccolo particolare è stata una bella giornata. Abbiamo girovagato per le viuzze che potrebbero abbartemere a qualsiasi agglomerato di case in Inghilterra e passato una buona mezz'ora ad osservare alcune anatre lungo un fiume. Qui, la pioggia ci ha colte alla sprovvista e noi abbiamo trovato rifugio (e una pizza) da Luigi's.
Nel pomeriggio siamo poi tornate a casa e abbiamo passato il tempo con Jacob in giro per Ramsgate.

Sono felice di star portando a compimento quelli che erano i miei piani, un poco alla volta, ma abbastanza di frequente in modo da non annoiarmi.
I prossimi piani sono di andare a Folkstone per il ritrovo con l'associazione, gli Harry Potter Studios in giugno e minimo un altro paio di volte a Londra, che sarà anche la nuova Bologna, ma che merita sempre.
Stay tuned!
"you try finding something new
just too good to be true
you've been tripping the ignition
hoping somebody finds you
I hope somebody finds you
tonight you'll be somewhere new"

domenica 10 maggio 2015

#25 sono successe cose

1. Sono tornata finalmente in Inghilterra, guarita e riposata, dopo una sana dose d'Italia che mi serviva proprio per ripartire con la carica giusta. Quindi ora, a -48 giorni dal mio ritorno definitivo, ho zero nostalgia di casa e una voglia assurda di godermi ogni minuto qui.

2. Ho fatto gli esami a scuola. Facili, non lo sono stati, ma me la sono cavata. Trovo un abisso tra la preparazione in classe e quello che poi viene chiesto negli esami. In più, li ho avuti la prima settimana del mio ritorno dal mio soggiorno in Italia, dove studiare non è proprio stato uno dei miei obbiettivi. Ma comunque, per ora quelli che mi hanno riconsegnato sono andati piuttosto bene, non mi lamento.
Si sono svolti nel teatro della scuola in cui tutti i banchi erano stati allineati in fila, uno dietro l'altro. Ordinati e numerati, poiché ognuno aveva un banco specifico a seconda della materia, contrassegnato da una lettera (colonna) e numero (riga). Per esempio, durante biologia ero in F13. Durante gli esami, silenzio di tomba. Nessuno che si sia azzardato a suggerire/chiedere/sbirciare/prepararsi bigliettini o chissà che. Una volta finito il proprio compito, bisognava restare seduti e in silenzio fino alla fine del tempo concesso (e così mi sono dovuta passare 45 minuti dopo francese) e alla fine, anche quando si usciva, non volava una mosca. Gli inglesi in queste occasioni si trasformano in automi. Noi studenti stranieri, infine, avevamo a disposizione un vocabolario e il 25% in più del tempo dell'esame, cose che ho usato solamente durante inglese, ma che era bello saper di possedere.

3. Sabato scorso io, Adel, Mette e Antonia ci siamo pseudo imbucate alla festa di compleanno in spiaggia di un ragazzo tedesco amico di Jacob. È stato davvero carino (e freddo). Abbiamo cantato a squarciagola e ballato al buio, bevuto cose tipo succo di mirtillo (??) direttamente dal cartone e concluso la serata mangiando pizza alle undici e tre quarti, prima di prendere un taxi e tornare a casa. Casa, che aprendo una parentesi, è diventata davvero home e non solo house e non potrei essere più felice.

4. Dopo una settimana iper intensa, c'è stata una settimana piuttosto tranquilla. Niente più scuola, poiché avendo fatto gli esami possiamo non andare più, ma sveglie tardi, lunghe passeggiate, biscotti, Canterbury ancora una volta, casa e tv.

5. Infine ieri sera ci siamo ritrovati sempre in spiaggia a Broadstairs per un bonfire. Un falò, insomma, in cui abbiamo bruciato tutti gli appunti di scuola. In valigia non ci sarebbero stati e la loro utilità effettiva era comunque dubbia. Le uniche cose che ho tenuto sono stati gli esami, nel caso mi servano, e il planner (diario? Come si chiama?).
Abbiamo ritrovato lì alcuni ragazzi di sabato scorso e abbiamo finito per fare festa insieme, sotto un cielo davvero pieno di stelle, con le luci del Belgio appena visibili all'orizzonte.

Quindi mi auguro che i miei ultimi giorni qui continuino ad andare in questa direzione, circondata da persone meravigliose che rendono anche il più banale dei falò una festa indimenticabile.

sabato 2 maggio 2015

#24 To visit:

La scuola è finita (e ve ne parlo nel prossimo post!) e mi aspettano due mesi di vacanza che ho in mente di dedicare all'esplorazione dell Sud dell'Inghilterra, ovvero dei posti qui vicino visitabili in giornata.
Con la mia amica Adel, exchange ceca, abbiamo stilato una lista di posti che ci piacerebbe visitare e io ho deciso di condividerla con voi. Ditemi, cosa ve ne pare? E se ci siete già stati, come vi sono sembrati?

TO VISIT:
• Harry Potter Studios
• London Museums: National Gallery + History Museum
• Deal & Deal's Castle
• Ashford (+outlet)
• Oxford (maybe?)
• Cambrudge (maybe?)
• Brighton
• Leeds & Leeds' Castle
• Folkstone
• Minster (Abbey+Church)
• Canterbury: St. Augustine's abbey
• Stonehenge (maybe?)
• London zoo

Alcuni viaggi sono certi e già programmati, altri solo ipotizzati, altri ancora magari non si faranno mai e verranno sostituiti. In definitiva, però, posso affermare di non vedere l'ora di scoprire cosa mi riservano i miei ultimi 56 giorni inglesi.

"All of it was made for you and me
'Cause it just belongs to you and me
So let's take a ride and see what's mine"
The passenger - Iggy Pop

xx
G.