1. Sono tornata finalmente in Inghilterra, guarita e riposata, dopo una sana dose d'Italia che mi serviva proprio per ripartire con la carica giusta. Quindi ora, a -48 giorni dal mio ritorno definitivo, ho zero nostalgia di casa e una voglia assurda di godermi ogni minuto qui.
2. Ho fatto gli esami a scuola. Facili, non lo sono stati, ma me la sono cavata. Trovo un abisso tra la preparazione in classe e quello che poi viene chiesto negli esami. In più, li ho avuti la prima settimana del mio ritorno dal mio soggiorno in Italia, dove studiare non è proprio stato uno dei miei obbiettivi. Ma comunque, per ora quelli che mi hanno riconsegnato sono andati piuttosto bene, non mi lamento.
Si sono svolti nel teatro della scuola in cui tutti i banchi erano stati allineati in fila, uno dietro l'altro. Ordinati e numerati, poiché ognuno aveva un banco specifico a seconda della materia, contrassegnato da una lettera (colonna) e numero (riga). Per esempio, durante biologia ero in F13. Durante gli esami, silenzio di tomba. Nessuno che si sia azzardato a suggerire/chiedere/sbirciare/prepararsi bigliettini o chissà che. Una volta finito il proprio compito, bisognava restare seduti e in silenzio fino alla fine del tempo concesso (e così mi sono dovuta passare 45 minuti dopo francese) e alla fine, anche quando si usciva, non volava una mosca. Gli inglesi in queste occasioni si trasformano in automi. Noi studenti stranieri, infine, avevamo a disposizione un vocabolario e il 25% in più del tempo dell'esame, cose che ho usato solamente durante inglese, ma che era bello saper di possedere.
3. Sabato scorso io, Adel, Mette e Antonia ci siamo pseudo imbucate alla festa di compleanno in spiaggia di un ragazzo tedesco amico di Jacob. È stato davvero carino (e freddo). Abbiamo cantato a squarciagola e ballato al buio, bevuto cose tipo succo di mirtillo (??) direttamente dal cartone e concluso la serata mangiando pizza alle undici e tre quarti, prima di prendere un taxi e tornare a casa. Casa, che aprendo una parentesi, è diventata davvero home e non solo house e non potrei essere più felice.
4. Dopo una settimana iper intensa, c'è stata una settimana piuttosto tranquilla. Niente più scuola, poiché avendo fatto gli esami possiamo non andare più, ma sveglie tardi, lunghe passeggiate, biscotti, Canterbury ancora una volta, casa e tv.
5. Infine ieri sera ci siamo ritrovati sempre in spiaggia a Broadstairs per un bonfire. Un falò, insomma, in cui abbiamo bruciato tutti gli appunti di scuola. In valigia non ci sarebbero stati e la loro utilità effettiva era comunque dubbia. Le uniche cose che ho tenuto sono stati gli esami, nel caso mi servano, e il planner (diario? Come si chiama?).
Abbiamo ritrovato lì alcuni ragazzi di sabato scorso e abbiamo finito per fare festa insieme, sotto un cielo davvero pieno di stelle, con le luci del Belgio appena visibili all'orizzonte.
Quindi mi auguro che i miei ultimi giorni qui continuino ad andare in questa direzione, circondata da persone meravigliose che rendono anche il più banale dei falò una festa indimenticabile.
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