Rieccomi!
Fuori inizia a fare davvero freddo, il cielo e' quasi sempre di un grigio pallido, quello che piace a mio papa' perche' dice che rende Ferrara piu' bella.
Qui sicuramente rende tutto piu' caratteristico, in pieno stile british.
Questa settimana e' stata piena di alti e bassi, la piu' bipolare e altalenante finora (ho dovuto controllare come si scrivesse, mi scuso per gli errori di italiano, perche' inizio a non ricordarmi piu' alcune cose).
Lunedi' a scuola sono stata male di nuovo. Ho aspettato per un po' in una stanzina apposta, la "Medical Room", con panche, cuscini, una coperta e un distributore d'acqua e poi, dato che nessuno riusciva a venirmi a prendere e l'Head del Sixth Form era impegnata, mi hanno chiamato un taxi e sono andata a casa.
Ero davvero abbattuta e stanca di stare male, percio' la sera mi Paul e Anita mi hanno accompagnata all'ospedale, dove ho ricevuto un parere medico, una dignosi e una cura. Ora le cose sembrano andare bene.
All'ospedale ho avuto l'ennesima prova della mia strabiliante fortuna.
Il medico che mi ha visitato, infatti, era asiatico (non ben identificato) e con un accento incredibilmente marcato. Ho dovuto cosi' ripetere tutto cio' che mi veniva detto per essere sicura di capire bene. Faticoso, ma alla fine ce l'ho fatta.
Martedi' e mercoledi' sono quindi stata a casa a riprendermi, ma il mio morale ha avuto un crollo.
Il problema, la cosa che piu' ho avvertito in quei due giorni, era la mancanza del
concetto di famiglia, ancora piu' che la mancanza della
mia famiglia.
La mia host family e' gentile con me, mi ci trovo tutto sommato bene, ma le persone sono generalmente piu' fredde. A tavola si parla poco o niente, la sera sul divano uguale.
Mi mancano le risate, le conversazioni piu' o meno impegnate, le cose fatte insieme, le uscite.
Ma tutte queste mancanze mi stanno temprando, mi stanno rendendo piu' forte, mostrando lati del mio carattere che non sapevo di possedere e facendomi rivalutare l'idea che avevo del mio Paese.
Giovedi' la mia scuola ha deciso di ricordarmi quanto io non capisca la fisica, ma il rientro ha riportato su di quota il mio morale. Nessuna news di particolare rilevanza, se non un Livello 7 (corrispondente al massimo) nella verifica di matematica inaspettatissimo.
Venerdi' e' stato il giorno in cui credo di aver ricevuto piu' complimenti in tutta la mia vita.
Dopo la scuola sono andata prima a Ramsgate e poi in una clinica vicino a casa per registrarmi al GP e avere cosi' accesso ai medici di base.
A Ramsgate ho fatto una foto per la fototessera, o meglio, me la sono fatta scattare dal proprietario del negozio. Arthur, questo il suo nome, mi ha raccontato di aver fatto tante foto, ma che la mia era assolutamente tra le migliori, che il mio sguardo fisso in camera era magnetico.
Davvero carinissimo e super attivo per avere circa novant'anni.
Nel frattempo nel negozio e' entrato anche un ragazzo piu' giovane che, dopo essersi complimentato a sua volta, ha scoperto che ero italiana e ha iniziato a tenere un sermone su quanto gli sarebbe piaciuto visitare il Bel Paese e trovarsi una fidanzata italiana (e, data la stazza, poi mangiarsela, presumo).
Successivamente sono passata a trovare la cameriera dolcina, abbiamo preso un cffe' assieme (che mi ricordava tantissimo quelli che si bevono in Argentina) e anche lei mi ha riempita di commenti carini, finendo per alzarsi nel bel mezzo della conversazione per mettersi il rossetto, perche' cosi' "sfigurava meno".
Infine l'infermiera alla reception della clinica mi ha chiamato "sweetheart" per tutta la durata del nostro incontro ed e' stata la dolce chiusura di un dolce pomeriggio.
Sabato, ieri, sono poi tornata a Ramsgate per vedere la biblioteca.
Leggere mi manca e leggere in inglese mi aiutera' anche con la lingua, quindi la prossima settimana tornero' e faro' la carta.
Dato il bel tempo (oggi totalmente scomparso), ho fatto un giretto per il paese, entrando in alcuni negozietti o semplicemente guardandomi intorno.
Ramsgate mi piace, davvero tanto.
Tra le altre cose, sono entrata in una delle volte vicino al porto, una specie di garage in cui una signora vendeva di tutto. Per tutto, intendo davvero tutto.
Infine oggi sono andata a Margate.
L'idea originale era quella di visitare la "Shell Grotto" e poi rimanere nel paesino, ma alla fine, dopo essere stata alla grotta, ho fatto due passi e poi sono tornata verso casa.
La "Shell Grotto" e' una grotta le cui pareti sono ricoperte di conchiglie. E' bellissima, un luogo magico, quasi surreale.
Tornando verso la fermata dell'autobus ho poi voluto visitare una chiesa, senza pensare che fosse mezzogiorno. Sono entrata percio' nel bel mezzo della funzione, ma nessuno sembrava essere turbato.
Un uomo e una donna mi hanno accolto super calorosamente scambiandomi per una fedele, una pecorella smarrita da riunire al gregge. E' stato strano e piuttosto "creepy". Loro erano davvero dolci e gentili, ma in un modo pauroso, non so come spiegare.
Per riprendermi dal trauma ho quindi deciso di andare a pranzo in un ristorante italiano che avevo addocchiato la settimana scorsa.
e' stato bellissimo.
Ho mangiato con la vista sul mare, assaporando i sapori di casa, circondata da camerieri italiani che si sono messi a discutere fra loro mentre dovevo pagare ed e' stato semplicemente bellissimo, proprio quello che mi serviva. Il calore dell mia terra in questo clima gelido.
E cosi' si conclude anche questa settimana.
A domenica prossima,
"a volte sogno al contrario
spesso ho nostalgia
un bel giorno che piove
vieni e portami via"
xx
Giulia.